"Sono molto emozionata anche perché non sono molto avvezza a palchi televisivi. Mi sento una madrina di questi giovani, che ho seguito con grande attenzione e ho cercato di guidare attraverso i miei consigli. Mi ritrovo molto, mi ricordo quando ero bambina, sognavo il podio, le sale da concerto. Rivedo quell'emozione, le aspettative, i sogni, sono felice di seguirli anche in questa fase finale e curiosa del risultato finale". Così la direttrice d'orchestra Beatrice Venezi, già in giuria ad AmaSanremo, sul palco dell'Ariston per la finale delle Nuove Proposte e la premiazione del vincitore. "Se Sanremo è un po' lo specchio del nostro paese - dice - tutta questa attenzione ai giovani è un grandissimo segnale di innovazione, di modernità. i giovani non sono solo il futuro, sono già il presente dell'Italia".
La presenza a Sanremo è anche l'occasione per far passare il messaggio che "la musica classica non è da vecchi: portarla in un contesto diverso dal solito è veramente importante, consente di arrivare a un pubblico più ampio, di dimostrare che un contenuto apparentemente elitario invece appartiene a tutti", sottolinea.