(ANSA) - SANREMO, 06 MAR - "Alla fine di questa settimana,
voglio dirvi una cosa: tutti conoscevano già Zlatan prima di
questo festival. Allora perché Zlatan è venuto qui? Perché gli
piacciono le sfide, l'adrenalina, gli piace crescere e se non
affronti le sfide con te stesso non puoi crescere". Ibra rende
omaggio all'Italia e al festival nel suo monologo.
"Quando fai una sfida è come scendere in campo, e quando
scendi in campo puoi vincere o puoi perdere - dice rivolgendosi
al pubblico -. Io ho giocato 9545 partite, ne ho vinte tante, ma
non tutte. Ho vinto 11 scudetti, ma ne ho anche perso qualcuno.
Ho vinto tantissime coppe, ma ne ho anche persa qualcuna. Sono
Zlatan anche senza aver vinto tutte le partire. Sono Zlatan
quando vinco e quando perdo".
E poi illustra la sua filosofia: "Il fallimento non è il
contrario del successo, ma è una parte del successo. Fare niente
è il più grande sbaglio che puoi fare. Se sbaglia Zlatan puoi
sbagliare anche tu, la cosa importante è fare ogni giorno la
differenza. Impegno, dedizione, costanza, concentrazione".
Prima di scendere tra gli orchestrali per fare una foto con
il primo violino, aggiunge: "Ho organizzato questo festival per
dirvi che ognuno di voi nel suo piccolo può essere Zlatan. Voi
tutti siete Zlatan e io sono tutti voi. E questo non è mio
festival, non è il festival di Amadeus, ma è il vostro festival,
dell'Italia intera. Grazie Italia la mia seconda casa". (ANSA).