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Irama, a Sanremo con Tu no sputo in faccia alla verità

Irama, a Sanremo con Tu no sputo in faccia alla verità

largo alle emozioni anche con Cocciante nei duetti, 'una sfida'

ROMA, 28 gennaio 2024, 22:08

(di Elisabetta Stefanelli)

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una canzone in cui le emozioni devono esplodere, per questo vicina anche allo spirito di Riccardo Cocciante che lo accompagnerà sul palco dell'Ariston nella serata dei duetti del 9 febbraio. Irama parla così di Tu no, il brano con cui parteciperà al 74mo Festival di Sanremo (Warner Music Italy), un brano denso e viscerale in un climax emotivo dove pianoforte, Orchestra e voce diventano un tutt'uno.
    ''L'idea di Riccardo è nata anche dalla stessa Tu no, dal pezzo e da quello che raccontavo. Con lui faremo insieme Quando finisce un amore, pubblicato esattamente cinquant'anni fa, nel 1974.
    È un onore poter cantare con Cocciante, non è per nulla scontato, sarà bellissimo e anche difficile, una vera sfida. E' un momento che mi rimarrà per sempre. Faremo una canzone che è un'altalena di emozioni che condivideremo''. Un duetto che sarà idealmente legato al brano in gara.
    ''Non ho avuto esitazioni. Tu no, è stata un'unica scelta. Per presentarmi a Sanremo porto sempre una canzone a cui tengo.
    Questa è stata la prima canzone che ho fatto nell'anno e mantiene molto il filo rosso del disco che ha anche un'anima soul. Poi l'ho fatta sentire ad Amadeus ed era entusiasta''.
    "Tu no", firmata da Irama con la collaborazione dei musicisti Giulio Nenna, Giuseppe Colonnelli, Francesco Monti, Emanuele Mattozzi e prodotta da Giulio Nenna, anticipa il nuovo album di prossima uscita che sarà poi seguito da un evento e una serie di live nei palazzetti, anticipa.
    ''Per me comunque ogni disco è un inizio, una nuova sfida, alzare l'asticella raccontando i miei lati intimi ma anche sviluppare il tuo mestiere''. In questo caso, Filippo Maria Fanti, in arte Irama, nato a Carrara il 20 dicembre 1995, lo fa interpretando ''un brano diretto, che è sputare in faccia la verità, parla della mancanza e dell'assenza. E' vero arrivo con un'altra ballad a Sanremo ma musicalmente ha un flusso diverso, e in questo disco in generale è cercare di mantenere organicità del suono, lavorando di più con i musicisti che è l'indirizzo che sto prendendo. Dovrò gridare? A volte l'emotività è anche mettere con il graffio, come fa lo stesso Cocciante. Lui è un maestro dell'emotività''. Una canzone personale che però non vuole dire a chi è dedicata : ''Non mi piace personalizzare troppo perché ognuno deve pensare che parli di se che è la magia della musica ed è il lavoro un po' in generale della scrittura''. Ogni anno spiega invece ''Sanremo è diverso. Quello che mi interessa di più quest'anno è la canzone. Anche il mondo della moda che mi ha sempre appassionato quest'anno meno, sono più concentrato sulla canzone. Sto guardando poco tutto il contorno sono concentrato sulla canzone''. La vicinanza ai musicisti e l'ispirazione internazionale sembrano le cose che in questo momento lo colpiscono di più. ''Il disco non è nato in America ma io faccio molto avanti e indietro. Però per me la Puglia è un po' l'ombelico del mondo per la scrittura. Milano è grigia, io credo molto nelle energie e mi piace l'idea che nei luoghi in cui l'uomo ha fatto la storia io senta le energie. Se mi siedo su un prato in Puglia e se mi siedo su una panchina a Milano non è la stessa cosa. Mio nonno sentiva la pioggia nelle ossa, noi abbiamo perso il contatto con la natura, quando sono in Puglia me ne riapproprio. Ora voglio farlo con un gruppo di musicisti''. Lui comunque sente di avere ancora molto da imparare: ''Ho ancora le maniche rimboccate. Spero di continuare sempre a cambiare''. E per farlo è disposto anche a 'rubare': ''andare dai musicisti del mondo e rubare, è Mozart che rubava da quelli che c'erano prima per creare qualcosa di inedito e di nuovo''. Però sul piano personale di lui racconta poco: ''Io non sono molto ordinato, nel cibo nel ritmo del sonno, scrivo di notte. Cerco di farlo sempre di più ma è difficile avere degli orari fissi. Se continuo a vivere così tra 20 anni sarò fuso ma non ho mai una routine''.
    Non dimentica però da dove tutto è iniziato, come Amici ad esempio: '' Maria? (de Filippi, ndr) si l'ho sentita, ogni tanto ci sentiamo le faccio sentire quello che sto facendo, è una persona molto schietta e sincera. Le ho mandato la canzone le è piaciuta molto. Ci scambiamo messaggi come due persone che si rispettano e si vogliono bene''. Oggi Irama è uno degli artisti di maggior successo nell'attuale panorama musicale italiano e, con le sue hit, ha già collezionato 47 dischi di platino, 4 dischi d'oro con quasi due miliardi di streaming e oltre 900 milioni views per i suoi video. (

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