Tra i volontari che un anno si
adoperarono per liberare le strade e le case dal fango ad Olbia
c'erano anche i "Dimonios" della Brigata Sassari, che fin dalle
prime ore dell'emergenza si misero al lavoro nella notte tra il
18 e il 19 novembre. Nei 57 giorni dell'operazione di soccorsi,
fino al 15 gennaio 2014, i militari della Brigata Sassari hanno
percorso 20.258 chilometri, rimosso 6.000 metri cubi di acqua,
movimentato oltre 5.431 metri cubi di rifiuti ingombranti e
detriti, per complessive 1.244 ore di lavoro realizzate dalle
macchine per movimento terra. I "Sassarini" hanno inoltre
trasportato e distribuito alla popolazione colpita dagli eventi
alluvionali circa 7.000 quintali di aiuti umanitari e diverse
centinaia di pasti caldi.
Ad operare sul posto come "angeli del fango" furono gli
uomini e mezzi speciali del 5/o Reggimento genio guastatori di
stanza a Macomer, affiancati da più di 50 soldati del 152/o
Reggimento fanteria di Sassari, che parteciparono alle ricerche
di un bambino disperso, successivamente ritrovato morto. "Altri
400 furono allertati nelle caserme sarde della Brigata 'Sassari'
- ricorda il tenente colonnello Marco Mele, portavoce della
Brigata - e l'Esercito rese disponibili un Dornier 228 e otto
elicotteri, tre dei quali all'aeroporto di Cagliari Elmas, tutti
dotati di verricello per il soccorso di personale isolato e
pronti ad intervenire in qualunque ora del giorno e della notte,
grazie anche alla capacità di volo notturno".
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