"Ho rifiutato il Cagliari, perchè la mia vita è negli Emirati Arabi, la mia vita non è più in Italia.
Ringrazio il presidente Giulini per l'offerta, ma ho deciso di rinunciare per tre motivi: per la famiglia, per la qualità della vita e per la mia professione". Così Walter Zenga motiva all' Ansa la decisione di rifiutare la proposta del Cagliari. "In Italia, io e la mia famiglia, non abbiamo più niente e questo lo affermo nonostante il Cagliari sia una piazza interessantissima per fare calcio. Perchè avevano scelto me? Evidentemente devono avere letto delle relazioni positive. Provate a chiedere a qualcuno, anche a Walter Sabatini, che mi fece arrivare a Palermo?", prosegue Walter Zenga. "Quando andai via dall'Italia, nel 2010, ho scelto di pensare alla mia famiglia, alla qualità della vita e alla mia professione - sottolinea l'ex portiere della Nazionale azzurra -. Oggi, per me, la famiglia viene al primo posto. Se qualcuno non lo capisce, sono problemi suoi. Ringrazio il presidente Giulini e il Cagliari: essere accostato a una società così importante è un piacere. Mi hanno fatto una corte straordinaria e io ne sono lusingato. Il mio rifiuto non è legato a questioni economiche, i soldi insomma non c'entrano. Per me non credo siano un problema, per fortuna. Da maggio scorso ho deciso di rimanere fermo, anche se per un po' ho creduto di poter arrivare all'Inter, diciamo che mi sono illuso da solo". Zenga precisa: "Quando parli di una squadra che per 22 anni è stata la tua, puoi anche sbagliare certe valutazioni. Il miglior attestato arriva da un grandissimo come Trapattoni: ha detto che meritavo di andare all'Inter e io lo ringrazio di cuore per le belle parole". (ANSA)
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