Trent'anni di carcere per
Graziano Congiu, 27 e 26 anni rispettivamente per i presunti
complici Stefano Murru e Lorenzo Contu. Otto mesi dopo la sua
prima requisitoria, il pubblico ministero Paolo De Falco torna a
chiedere, davanti ai giudici della Corte d'assise d'appello di
Cagliari dove si sta tenendo il processo di secondo grado, tre
condanne per quelli che ritiene essere gli assassini di Antonio
Murranca, il commerciante di frutta ucciso il 24 settembre 2014
nelle campagne di Pompu (Oristano), il cui corpo venne ritrovato
il giorno dopo all'interno di un'auto bruciata nelle campagne di
Marrubiu (Oristano).
In primo grado i giudici avevano condannato a 25 anni e sei
mesi solo Congiu, di 31 anni, di Ales, ritenuto il presunto
killer, infliggendo a Contu, di 52, di Morgongiori, e Murru, di
40, di Pompu, rispettivamente 5 anni e 4 anni e sei mesi. Per i
due era caduta l'accusa di omicidio volontario, ma erano stati
condannati per la distruzione del corpo di Murranca.
Contro quella sentenza ha presentato appello proprio il pm
oristanese che si è fatto applicare anche davanti alla Corte
d'Assise d'Appello. Oggi, dopo la requisitoria del pubblico
ministero, si sono concluse anche le arringhe dagli avvocati
difensori Angelo Marras, Carlo Figus e Michele Ibba. Il 9
dicembre è prevista la sentenza.
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