La Finanziaria 2017 supera il
primo ostacolo: l'Aula, con 27 voti favorevoli e 13 contrari, ha
votato il passaggio agli articoli della manovra da 7,6 miliardi
di euro. Ora c'è tempo fino al 22 marzo per la presentazione
degli emendamenti al disegno di legge, il giorno dopo saranno
esaminati in commissione Bilancio. La discussione dei singoli
articoli, invece, è stata fissata per martedì 28 marzo.
Ha chiuso la discussione generale l'assessore del Bilancio,
Raffaele Paci: "La minoranza dice che niente va bene e la
maggioranza, con la Giunta, prova a difendere le sue politiche -
ha esordito - mi chiedo quale segnale diamo all'esterno. Siamo
qui a governare per tutti i sardi, a prescindere da chi hanno
votato. I problemi delle persone sono quelli del lavoro, e la
ripresa è molto più lenta di quello che avevamo auspicato". Come
si inverte il processo? "Utilizzando al meglio le risorse, 250
milioni del Patto per la Sardegna sono già nel bilancio
regionale".
"Bisogna riconoscere che esiste una grave difficoltà
dell'amministrazione pubblica nella spedita - ha precisato Paci
- per questo dobbiamo riformare la macchina amministrativa,
renderla più efficace". Tuttavia, ha aggiunto il vicepresidente
della Regione, "tante cose sono state fatte. Prima abbiamo messo
in sicurezza il bilancio con l'abolizione del patto di stabilità
e le norme di attuazione. Ora affrontiamo il tema degli
accantonamenti: dal 2018 chiediamo che gli accantonamenti per la
Sardegna siano drasticamente ridotti". A questo proposito ha
ricordato l'incontro di domani con il sottosegretario agli
Affari regionali, Gianclaudio Bressa.
Prima dell'assessore hanno preso la parola i capigruppo di Pd
e Fi, Pietro Cocco e Pietro Pittalis: "Stiamo provando ad
occuparci di tanti temi, Sanità e non solo - ha detto il primo -
E tutto senza aumentare mai Irpef e Irap, con sgravio totale per
le nuove imprese". La replica di Pittalis: "Non siete credibili:
non c'è stata una sola vostra riforma che abbia sortito effetto
positivo per la Sardegna".
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