Il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini non ha dubbi. Nel futuro dei Giganti di Mont'e Prama c'è "un grande successo mondiale". Lo ha scritto nero su bianco sul registro dei visitatori del Museo Civico Giovanni Marongiu di Cabras al termine di una breve visita seguita alla firma dell'accordo con la Regione Sardegna e il Comune di Cabras (Oristano) per la valorizzazione a fini culturali e turistici delle oltre venti statue rinvenute casualmente 43 anni fa nel Sinis e ora divise tra il Museo civico di Cabras, che ne ospita sei, e il Museo archeologico nazionale di Cagliari che accoglie tutte le altre. L'accordo firmato oggi dal ministro Franceschini, dal presidente della regione Francesco Pigliaru e dal sindaco di Cabras Cristiano Carrus, ha spiegato lo stesso ministro, è il preludio alla costituzione di una Fondazione che gestirà il rinnovato museo civico di Cabras, dove saranno trasferite anche la maggior parte delle statue ora esposte a Cagliari, e l'area archeologica dell'antica città punico romana di Tharros. Le parole del ministro Franceschini sono state condivise anche dal primo cittadino di Cabras e dal presidente della Regione Pigliaru. "I turisti - ha detto Pigliaru - vengono se hanno una motivazione a venire e i Giganti di Mont'e Prama sono una motivazione molto molto forte". Per farli conoscere in tutto il mondo, la Fondazione promuoverà una grande campagna di marketing che prevede tra le altre cose una serie di mostre nei più grandi musei internazionali. La firma dell'accordo è stata anche l'occasione per fare il punto sui lavori per la nuova ala del museo civico di Cabras. "Il primo lotto funzionale sarà pronto entro la fine dell'anno", ha assicurato il sindaco Carrus. Per il completamento di tutto il progetto, al quale ha collaborato anche lo stilista algherese di fama internazionale Antonio Marras, serviranno invece circa due anni e mezzo.
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