In Sardegna è emergenza incendi.
Tra giugno e luglio sono divampati 2.150 roghi, 620 in più
rispetto allo stesso periodo di un anno fa, quando se ne
contavano 1.530. E' quanto emerge dal dossier di Coldiretti
Sardegna, secondo la quale "i danni diretti al patrimonio
boschivo e alle aziende agricole è stimato in 20 milioni di euro
che vanno ad aggiungersi ad un'annata tra le peggiori della
storia a causa della siccità".
"I primi due mesi di questa annata rovente e siccitosa
segnano un aumento di ben 10 roghi in più al giorno rispetto ad
un anno fa - rileva l'associazione - Solo grazie ad una macchina
operativa efficiente, che vede in prima fila il grande lavoro
del Corpo forestale che coordina lo spegnimento degli incendi
boschivi e rurali, insieme alla Protezione civile, Forestas, i
Barracelli e i Vigili del Fuoco, oltre a tanti altri volontari,
la superficie interessata è quasi la stessa di un anno fa, con
circa 11mila ettari andati in fumo".
A luglio il record degli incendi, il 19, quando si sono
contati ben 32 roghi. "Ogni giorno i bilanci sono dei bollettini
da guerra causati da mani maledette che stanno compromettendo il
patrimonio naturale isolano - attacca Coldiretti - Le fiamme
stanno devastando le aziende agricole: oltre al pascolo, sono
compromesse le recinzioni, spesso gli animali, le stalle, oltre
a vigneti e oliveti. Per non parlare delle strutture
agrituristiche che anche quest'anno stanno subendo ingenti danni
e vedranno compromessa la stagione estiva. Ma a repentaglio è
messa anche la vita di chi vive in campagna. Sono già due
purtroppo gli allevatori finiti all'ospedale a causa di ustioni
dovute agli incendi".
Ogni ettaro di macchia mediterranea, secondo il dossier della
Coldiretti, è popolato in media da 400 animali tra mammiferi,
uccelli e rettili, ma anche da una grande varietà di vegetali
che a seguito degli incendi è andata persa.
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