"I sardi sono cittadini dell'Ue e
hanno lo stesso diritto degli altri alla mobilità: è una
questione di pari opportunità ed è la pretesa, che riteniamo del
tutto legittima, su cui si basa il nostro disegno di continuità
territoriale. Non permetteremo che venga negato il nostro
diritto, punto essenziale della questione insularità, grande
battaglia che ci riguarda tutti e per vincerla dobbiamo essere
uniti". Il governatore Francesco Pigliaru difende i bandi per
affidare le rotte sui cieli della Sardegna e replica a muso duro
ai rilievi della Commissione Ue sulle gare.
"L'attuale sistema si è dimostrato inadeguato a garantire
tale diritto ed è per questo che la nostra proposta prevede più
voli e più posti a disposizione rispetto a quanto sia stato
fatto sinora - osserva il presidente - Chiunque abiti in
Sardegna sa perfettamente che il trasporto aereo è il nostro
ponte con il resto del mondo, la connessione essenziale da cui
dipende la nostra possibilità di spostarci. Gli aerei sono per
noi, che viviamo su un'isola periferica, ciò che per altri è
l'alta velocità: subire vincoli ingiusti sulla mobilità aerea è
forse lo svantaggio principale conseguente a una non
riconosciuta condizione di insularità. Noi lo sappiamo, ma deve
prenderne atto anche l'Europa".
"Siamo impegnati fin dal primo giorno nel confronto
sull'insularità - chiarisce Pigliaru - e alcune cose le abbiamo
ottenute, come dimostrano i 3 miliardi di risorse del Patto, e
continuiamo ad adoperarci su tutti i fronti perché le nostre
richieste, sulle quali abbiamo ottenuto condivisione da parte
del ministro Delrio proprio in occasione del G7 Trasporti,
vengano accolte in Europa. Le interlocuzioni vanno avanti e gli
uffici dell'assessorato, che lavorano a pieno regime, forniranno
tutti gli approfondimenti richiesti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA