di Stefano Ambu
È proprio il caso di dirlo: a gonfie vele verso il Parlamento. È l'ultima vittoria dello skipper cagliaritano Andrea Mura, primo nelle traversate oceaniche Route Du Ruhm e Ostar. E primo anche nello scontro con centrosinistra e centrodestra nel collegio uninominale di Cagliari per la Camera dei deputati. La sua barca ora non è Vento di Sardegna ma il Movimento 5 stelle.
La prima cosa da fare una volta arrivato a Roma? "È un momento di grande euforia, ringrazio innanzitutto gli elettori - dice all'ANSA - ho conosciuto delle persone splendide che mi hanno colpito. Sono salito su questo treno per rimettermi in gioco in un momento come questo". Dallo sport alla politica. "Che cosa posso mettere a disposizione? Sono stato tanto in giro per il mondo - spiega Mura - Le mie competenze? Ambiente, turismo, sport. E comparto nautico: importante perché siamo in un'isola, ma è un settore in sofferenza. Posso mettere a disposizione le mie competenze da imprenditore, conosco come tutti le difficoltà di questi ultimi anni. Sono tutte materie molto impegnative. Vediamo cosa si può fare".
Tante polemiche e molti veleni in campagna elettorale. Soprattutto con Forza Italia e il suo coordinatore regionale Ugo Cappellacci, sfidante nello stesso collegio e - dice lui - corteggiato da Mura per un posto sicuro in Parlamento che il partito non gli ha però garantito. "Può sembrare atipico ma ho scelto di applicare le regole dello sport alla politica - precisa il neo deputato - Ho preferito tacere di fronte a fango e affronti. Ma le persone sanno chi sono io e che cosa ho fatto per questa terra e questa bandiera, rischiando anche la vita. L'ho già dimostrato agli italiani e ai sardi. Non ritenevo di dovermi confrontare in quel modo. Ho risposto col silenzio.
Preferendo il 'one to one' con le persone non necessariamente vicine a 5 stelle. Sempre rispettandole, però. Senza spendere soldi, ho fatto una campagna in economia. Immagino quanti voti avrei potuto prendere in più se solo avessi speso la metà dei miei concorrenti". A proposito di polemiche. Mura non ha mai nascosto - lo ha scritto e raccontato anche nel suo libro - di essersi rivolto in passato alle istituzioni per cercare una sponda per le sue imprese.
Spiegando nelle pagine del suo lavoro per filo e per segno tutti i passaggi - anche burocratici e finanziari - che si devono percorrere. "Ho sempre detto che la difficoltà maggiore non era partecipare alla regata ma era quella di arrivare alla linea di partenza", racconta. Mura velista in Parlamento. E D'Alema (noto appassionato di vela, ndr)?. "Se lo incontrassi - conclude sorridendo - gli stingerei la mano e lo inviterei a salire a bordo con me. Il mare separa, ma il mare unisce".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA