I pastori di Cascia
solidali con i colleghi sardi impegnati da giorni nella
"battaglia" del prezzo del latte.
Stamani, sul sagrato della Basilica di Santa Rita, una
quindicina di pastori, il sindaco Mario De Carolis, gli
assessori, vari consiglieri comunali di maggioranza e minoranza
e il rettore del santuario, padre Bernardino Pinciaroli, hanno
manifestato per solidarietà e al tempo stesso per esporre i
problemi del mondo della pastorizia umbra e casciana.
È stato anche esposto un grande striscione con la scritta: "I
pastori di Cascia solidali con i pastori sardi" ed è stata
sventolata una bandiera isolana.
"Abbiamo voluto dare un segnale di vicinanza a chi, subito dopo
il terremoto, ci venne in soccorso donandoci quasi mille pecore,
un gesto che non dimenticheremo mai e che ha permesso di
stringere un legame forte", ha detto, all'ANSA, Antonio Palombi,
il portavoce dei pastori casciani. "Ogni piccolo o grande
problema dei pastori sardi - ha spiegato - diventa anche un
nostro problema".
"I problemi che stanno denunciando in Sardegna - ha aggiunto
Palombi - li abbiamo pure noi. In Sardegna una pecora produce
mediamente 2 litri di latte al giorno e quindi riescono a
incassare circa 1,20 euro, da noi una pecora produce un solo
litro di latte che riusciamo a vedere a circa 80 centesimi e
questo fa capire - ha detto ancora il pastore - che difficoltà
dobbiamo pure noi affrontare per tirare avanti".
A differenza della Sardegna a Cascia "riusciamo a difenderci con
la vendita degli agnelli - ha spiegato Palombi - e questo ci
consente di arrotondare e ammortizzare un po' le perdite, ma di
certo se a casa non avessimo le pensioni dei nostri genitori
oggi sarebbe impossibile continuare a fare impresa".
L'imprenditore, infine, ha annunciato che è intenzione anche dei
pastori casciani iniziare a sollevare le criticità del settore:
"Dobbiamo alzare la voce e far capire che le nostre mani sono
rovinate dal lavoro e la nostra testa dalla burocrazia che ci
impedisce di fare impresa in maniera sana e soprattutto
redditizia per le nostre famiglie".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA