E' sardo l'astrofisico responsabile scientifico del progetto BlackHoleCam, che ha portato alla scoperta più avvincente degli ultimi anni, l'individuazione e la cattura dell'immagine fotografica di un buco nero al centro di una galassia lontana 55 milioni di anni luce. Si tratta di Ciriaco Goddi. A lui sono giunti, "a nome di tutti i sardi", i complimenti del governatore Christian Solinas. "Sapere che uno scienziato sardo è protagonista di un'impresa scientifica di tale portata storica - osserva il presidente della Regione - ci riempie di orgoglio e ci spinge a lavorare con sempre più forte impegno e passione affinché i giovani talenti della nostra isola possano avere, in futuro, maggiori occasioni per non dover portare lontano dalla loro terra il loro sapere e il loro valore".
Il risultato, mostrato in contemporanea anche a Bruxelles, Washington, Santiago del Cile, Shanghai, Tokyo e Taipei, è stato ottenuto dal progetto Event Horizon Telescope (Eht), e pubblicato in sei articoli sulla rivista The Astrophysical Journal Letters. L'Italia partecipa con l'Inaf e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). "Siamo di fronte ad una scoperta epocale, la prima prova diretta dell'esistenza di un buco nero: è un momento d'oro per l'astrofisica", ha commentato a caldo il presidente dell'Inaf, Nichi D'Amico.
Dopo che nel 2016 le onde gravitazionali hanno dimostrato l'esistenza dei buchi neri, arriva adesso la loro prima foto reale. "L'immagine non assomiglia, però, a quella che abbiamo visto nel film Interstellar - ha spiegato Ciriaco Goddi - Nell'immagine si vede plasma incandescente che orbita intorno al buco nero. La parte interessante - ha chiarito - è il disco centrale opaco, che mostra la materia inghiottita dal buco nero. Adesso - ha concluso - vogliamo osservare anche il buco nero al centro della Via Lattea, Sagittarius A*, e siamo sicuri che riusciremo a vederlo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA