Acquisto delle dune di Chia da parte degli ecologisti momentaneamente sospeso. La grana è saltata fuori al momento della stipula del contratto definitivo: l'area che il Gruppo d'intervento giuridico (Gig) voleva acquistare da un privato per evitare eventuali assalti al tesoro ambientale a 40 chilometri da Cagliari sarebbe - sulla base di una cartina in Capitaneria di porto e Agenzia del demanio - già demaniale, sulla base di una cartina depositata in Capitaneria di Porto e nella stessa Agenzia.
L'associazione aveva già stipulato dal notaio un contratto preliminare di compravendita di una quota corrispondente al 42,174% (4 ettari circa) per una proprietà di circa 9,5 ettari sul litorale. E aveva già versato al venditore 30 mila euro di fondi propri. Il Grig aveva poi aperto una sottoscrizione che aveva portato alla raccolta di più di 80mila euro. Prima della stipula del contratto definitivo è stato effettuato un ulteriore accesso agli atti alla Capitaneria. E in questa circostanza è emersa l'esistenza di un provvedimento di delimitazione demaniale dell'area dunale oggetto di acquisto.
Il Grig parla di "pasticcio" all'italiana. "Il provvedimento - spiega - non è mai stato reso pubblico, perché non oggetto delle necessarie trascrizioni nei registri immobiliari e accatastamento (tuttora risultano otto proprietari privati) e, soprattutto, non è mai stato riportato, come dovuto, nel sistema informativo Sis-Il Portale del Mare, registro ufficiale del demanio marittimo". "Le dune - continua l'associazione - non rientrano necessariamente nel demanio marittimo e, in base all'analisi del sistema informativo (per quanto possa essere affidabile) in nessun altro caso in Sardegna i complessi dunali sono integralmente parte del demanio marittimo, da Porto sa Ruxi (Villasimius) a Badesi, da Maria Pia (Alghero) a Piscinas (Arbus), da La Caletta (Carloforte, in parte edificate) a Porto Ferro (Sassari)". E ora? Il Grig sta provvedendo "a diffidare il promissario venditore affinché risolva definitivamente la titolarità dell'area dunale con le autorità demaniali". E fin da subito si è impegnata a rimborsare i contributi offerti.
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