"Ora vediamo il riconteggio. Se si va al ballottaggio Francesca Ghirra vince di sicuro: lo dimostrano i risultati. Il centrodestra ha vinto per le liste, non per il candidato sindaco. Truzzu, così come successo per Solinas alle regionali, non ha portato un voto in più. Ghirra invece sí, ha preso più voti delle liste". E' l'analisi di Massimo Zedda, ex sindaco di Cagliari e ora portavoce dell'opposizione in Consiglio regionale.
Per il momento, però, è una sconfitta. "Forse è mancata, non certo in Francesca, la convinzione di poterci giocare davvero questa sfida - spiega all'ANSA Zedda - Non sto puntando il dito contro nessuno. Ma questo è stato un pò il clima. Si è creduto alla favoletta della battaglia impossibile e del centrodestra vincitore prima ancora di andare al voto. Non si è creata, insomma, l'illusione della vittoria. E sarebbe bastato davvero pochissimo: non si è andati al ballottaggio per 80 voti".
Subito bordate contro Truzzu - ma il primo a lanciarle è stato il neo sindaco, indicando in Zedda il vero sconfitto di questa tornata amministrativa - dopo le polemiche sulla questione vitalizi, sollevate per primo da Zedda, a pochi giorni dalle elezioni comunali. "Secondo lui che cosa avrei dovuto fare? Stare zitto? - chiede l'ex primo cittadino polemizzando con Truzzu - Sono stato persino troppo gentiluomo".
Pensioni ai consiglieri ma non solo. "Sono stato accusato di aver lasciato la città - ricorda Zedda, riferendosi alle sue dimissioni anticipate dopo aver optato per il Consiglio regionale - Ma Truzzu non conosce nemmeno la storia delle persone a cui si ispira: anche Delogu (Mariano, ex sindaco e senatore, leader storico del centrodestra morto nel 2016, ndr), che nonostante la totale diversità di pensiero ho sempre stimato, si era dimesso da sindaco perché la sua città lo aveva votato per andare in Senato. Questa storia - chiarisce - la sto tirando fuori adesso, per rispetto nei confronti di Delogu non l'ho fatto in campagna elettorale".
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