Grendi punta al potenziamento della
linea Marina di Carrara - Cagliari con una seconda nave. "Oggi
facciamo con una nave tre partenze a settimana, è nostra
intenzione passare a 4 o 5 prendendo un'altra nave a partire da
febbraio 2020. Non solo abbiamo tenuto botta in questi anni ma
ci candidiamo a crescere" dice Costanza Musso, alla guida con il
padre Bruno e il fratello Antonio del gruppo Grendi. Sede a
Genova e terminal a Cagliari e Marina di Carrara, una storia
iniziata nel 1828, un fatturato di 45 milioni cresciuto del 20%
nell'ultimo anno, il gruppo continua le sue battaglie e
scommette sul futuro, navigando in un mondo dello shipping che
vive l'era del gigantismo navale e delle grandi alleanze. "Siamo
piccoli ma la nostra forza è la flessibilità, la resilienza, il
sistema nervoso al tungsteno e la capacità di reagire
velocemente - due settimane fa si è rotta una nave alle 10 del
mattino e alle 18 ne avevamo già fissata un'altra senza perdere
neppure una corsa - e poi coprire bene una nicchia, essere
credibili e crederci moltissimo" spiega Costanza Musso che è ad
di "M.A. Grendi dal 1828" la società del gruppo che si occupa
di trasporti terrestri e collettame, da poco nominata cavaliere
del lavoro, mentre Antonio è ad di "Grendi Trasporti marittimi"
e l'altro fratello, Eugenio, è consigliere del gruppo.
La seconda nave consentirà di aumentare i traffici sulla
linea marittima merci con la Sardegna, ma cresce anche
l'attività a terra. "Nel porto di Cagliari è allo studio la
costruzione di un nuovo magazzino - spiega Costanza Musso -. In
Sardegna siamo diventati la logistica della Barilla così come
eravamo già quella della Lavazza: grandi aziende ci hanno
affidato le attività di stoccaggio e distribuzione sull'isola
dei loro prodotti".
Il gruppo ha inoltre inaugurato da poco un capannone nel
porto di Marina di Carrara, dove Grendi ha un terminal dal 2016
e pensa di avere finalmente "trovato casa", dopo il burrascoso
trasloco in 36 ore da Genova a Vado ligure nel 2011, quando
perse la gara per il terminal Multipurpose. Dopo cinque anni a
Vado ("Li ricordo come i più belli"), al termine di un lungo
corteggiamento, lo spostamento a Marina di Carrara, dove il
progetto è svilupparsi ancora.
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