Sostenere il processo di
"emersione" di piccole attività economiche soprattutto sulla
sponda sud del Mediterraneo, favorire l'accesso al credito di
soggetti che non ne avrebbero diritto, e in generale creare
occupazione. E' l'obiettivo di Medst@rts, progetto presentato
oggi a Cagliari di cui è capofila la Fondazione di Sardegna e
che coinvolge cinque Paesi: Italia, Grecia, Tunisia, Libano e
Palestina. La durata è di trenta mesi e destinatari sono in
particolare disoccupati tra i 18 e i 40 anni. Gli altri partner
sono la Sfirs, la Camera di cooperazione Italo araba e le Camere
di commercio di Achaia (Grecia), Sfax (Tunisia), Leaders
(Palestina) e sud del Libano.
"L'iniziativa di cui siamo capofila riguarda l'intero bacino
del Mediterraneo - ha spiegato il direttore generale della
Fondazione Carlo Mannoni - cerchiamo di mettere a frutto
l'esperienza che abbiamo sul tema dell'innovazione e della
vicinanza alle nuove imprese per poi aggiungere la parte della
crescita verso la 'bancabilità' delle nuove iniziative". In
particolare, sulla difficoltà di accesso al credito nel bacino
del Mediterraneo, Mannoni ha chiarito che "si tratta di creare
una cultura di imprenditorialità, quindi il progetto riguarda la
capacità di nuove iniziative di beneficiare del normale sistema
creditizio". Medst@rts è finanziato con 2,5 milioni di euro del
Programma Eni Cbc Med, strumento dell'Unione europea per la
cooperazione transfrontaliera.
Quali idee saranno sostenute? Principalmente, hanno
sottolineato i promotori, quelle indirizzate allo sviluppo di
azioni imprenditoriali in settori come digitale, turismo
sostenibile, agrifood, ecodesign e artigianato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA