"Tutte le altre ordinanze che ci sono state trasmesse sono coerenti con il dpcm. Ringrazio gli altri presidenti di regione per essersi raccordati e coordinati.
Poi ci sono alcuni dettagli di alcune ordinanze che andranno riviste. Penso a quella della regione autonoma della Sardegna che da ai sindaci strumenti per verificare se le funzioni religiose possono essere esercitate. Non funziona così". L'ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, ospite di Sky tg24.
REGIONE, NESSUN POTERE A SINDACI SU MESSE - "L'ordinanza della Sardegna sulla fase 2 non dà il potere ai sindaci di verificare se le funzioni religiose possano essere esercitate". Lo precisa la Regione Sardegna rispetto alle dichiarazioni del ministro degli Affari regionali Francesco Bocciari a Sky Tg24. L'articolo dell'ordinanza, pur confermando il divieto di celebrazioni previsto dal Dpcm, usando la differenza giuridica delle funzioni religiose, consente lo svolgimento della messa ordinaria in tutta l'isola, con le precauzioni previste dai protocolli di sicurezza. La Regione precisa inoltre che non si fa mai riferimento ai sindaci.
Anzi, "il documento adottato nella serata di ieri non contiene nessuna disposizione di delega ai sindaci" in questa materia. Piuttosto, "il testo della nuova ordinanza è armonico e coerente con le disposizioni del Dpcm, pur nelle differenziazioni adottate, tenendo conto delle specificità della nostra regione e delle potestà connesse all'autonomia speciale".
DIOCESI CAGLIARI, ATTENDERE LINEE GUIDA - "La possibilità di poter celebrare con la presenza dell'assemblea liturgica corrisponde al forte desiderio dei fedeli e dei loro pastori, pertanto nei prossimi giorni, come previsto dal dispositivo regionale, potranno essere avviate, d'intesa con l'Autorità Sanitaria regionale e con la Conferenza Episcopale Sarda, le opportune iniziative per l'indicazione delle apposite linee guida in vista dello svolgimento in sicurezza delle celebrazioni. Solo a partire da quel momento, secondo le indicazioni che saranno fornite, sarà possibile celebrare con la presenza del popolo". Lo scrive in una nota inviata ai parroci e ai responsabili delle chiese aperte al culto, il responsabile dell'Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Cagliari, mons. Giulio Madeddu, dopo che l'ordinanza firmata dal governatore Solinas consente da domani "lo svolgimento della Santa Messa ordinaria". Subito dopo l'annuncio del presidente della Regione erano stati i vescovi sardi a frenare sulla ripresa delle celebrazioni eucaristiche rimettendosi alle decisioni della Conferenza Episcopale Italiana. La Cei sta ancora concordando con il governo le modalità di svolgimento delle messe e delle altre funzioni che potrebbero riprendere a fine maggio. Ancora una data certa non c'è ma ci sono due indicazioni di massima: per la domenica dopo l'Ascensione, il 24 maggio, o per Pentecoste, il 31.
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