DI GIAN MARIO SIAS
Aerei privati pronti per decolli e atterraggi sulla pista esclusiva riservata ai vip dell'aeroporto internazionale Costa Smeralda di Olbia. Gli alberghi a 5 stelle che a giugno dovrebbero aprire i battenti per accogliere la loro clientela elitaria, guardano con estrema attenzione alle mosse dello scalo del nord est, principale porta d'ingresso per turisti italiani e stranieri.
"Aviazione generale in Sardegna entro una settimana", annuncia l'ingegnere Silvio Pippobello, amministratore delegato della Geasar, la società che gestisce l'aeroporto Olbia. "Il governo regionale lavora a un'ordinanza per riaprirla entro la settimana prossima - spiega all'ANSA - sarebbe un test verso la riapertura dell'aviazione di linea". "Siamo in tempo - dice convinto l'ad - per salvare la stagione turistica, ma serve coraggio".
Fermo da febbraio per lavori, lo scalo gallurese ci spera e Pippobello ha un piano. "Serve una data per organizzarsi senza fretta ma con tempestività, e per darla alle compagnie, battendo sul tempo la concorrenza e sfruttando l'insularità, oggi considerata fattore di sicurezza sanitaria - sottolinea - Servono regole e protocolli per arrivi e partenze sicuri, ma senza ostacoli più degli altri, perchè la competizione è fortissima". Pippobello allude ai test sierologici in aeroporto.
"Uno studio - osserva - dice che per tenere i passeggeri in aerostazione meno di due ore servono venti punti di prelievo: per le compagnie questo è un disincentivo, come i posti limitati a bordo, se ne parla solo in Italia, dando così agli altri un vantaggio competitivo". Quanto ai voli privati, l'ad accelera. "Siamo in contatto con vettori e imprenditori turistici, pensiamo che si possa salvare la stagione partendo proprio da questo settore: dati i numeri e le condizioni sarebbe un banco di prova organizzativo". "Il traffico privato a Olbia potrebbe iniziare con dieci voli al giorno - questa l'idea di Pippobello - e crescere sino ai soliti ritmi estivi. Parliamo di poche persone, attente alla propria salute e gestite in una stazione dedicata, potremmo testare così le procedure da adottare sull'aviazione di linea".
Intanto l'Ue allenta sugli aiuti di Stato. E il manager avverte istituzioni sarde: "altre Regioni hanno disposto incentivi per i vettori e aiuti agli scali. La Sicilia, per esempio, paga parte del biglietto e della vacanza". In tempo di pandemia, Olbia punta a 1milione e mezzo di passeggeri, la metà del 2019. "Dovevamo consolidare il piano di destagionalizzazione, che ha dato ottimi risultati, ma ora - precisa - bisogna muoversi e puntare a questo numero di arrivi". Per adesso "le compagnie aspettano, c'è voglia di Sardegna, essere un'Isola aiuta - assicura - I vettori erano pronti già per metà maggio e lo sono per inizio giugno, ma giustamente chiedono certezze".