Le guide turistiche della Sardegna - tremila regionali e mille ambientali - cercano di riemergere, ma non è facile perché la categoria "non è stata presa in considerazione nel progetto regionale di ripartenza". E così, spiega la consigliera regionale dei Progressisti Maria Laura Orrù, "si trovano in una situazione di stallo, visto che non sono state definite le linee guida per operare in totale sicurezza".
Secondo l'esponente dell'opposizione, "è inaccettabile che una Giunta che parli di ripartenza dal turismo sicuro e della valorizzazione delle nostre risorse ambientali e culturali, in realtà non stia dando risposte concrete a un settore trainante per l'economia regionale". Poi, denuncia Orrù, "pare anche un controsenso che proprio la categoria delle guide turistiche sia stata dimenticata, considerando che possono contingentare e dirigere i loro gruppi, garantendo il rispetto delle regole e una fruizione intelligente del territorio".
Oltretutto, ricorda l'esponente dei Progressisti, "si smetterà di viaggiare nelle lunghe distanze e i viaggiatori saranno quasi esclusivamente i cosiddetti 'locals', ovvero i residenti che alimentano il turismo interno in Sardegna". Quindi, dato che le prospettive del turismo locale sono preoccupanti, "è urgente dare risposte concrete alle guide, categorie fondamentali per la ripresa del comparto turistico sardo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA