Si è appropriato di oggetti rubati tra i quali due quadri della Chiesa di Sant'Avendrace, raffiguranti una natività e l'immagine stessa dell'omonimo Santo, che cercava di vendere sul mercato nero, ma la polizia ha mandato in fumo i suoi piani. Gli agenti del Commissariato di Quartu ieri sera hanno eseguito il fermo di Dragan Ahmetovic, 32 anni cittadino bosniaco, residente a Selargius. L'uomo è accusato di ricettazione. Dovrà anche rispondere di aver creato una discarica abusiva, di possesso di armi comuni da sparo e munizionamento e minacce aggravate.
Le indagini degli uomini del Commissariato che hanno portato al recupero delle opere d'arte e degli oggetti rubati inizialmente erano mirate a verificare un video che il fermato aveva pubblicato sui social in cui aveva minacciato di morte un connazionale. Dall'analisi del telefonino di Ahmetovic è poi emerso il suo coinvolgimento nel furto e nella ricettazione delle due opere d'arte. I quadri, risalenti rispettivamente al 700 e all'800, erano conservati in alcuni locali a Selargius, da dove a inizio gennaio erano stati rubati.
Così sono scattate le perquisizioni in collaborazione con i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna, il Nucleo Cinofili della Polizia di Stato di Abbasanta e il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica. Il 32enne, ormai con le spalle al muro, ha consegnato spontaneamente i quadri rubati. Le due opere d'arte - quella relativa a Sant'Avendrace e una delle pochissime raffigurazioni del Santo - adesso torneranno alla collettività e ai fedeli.
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