In linea con quanto stabilito dalla ministra dei Trasporti, da oggi ripartono i collegamenti aerei in continuità territoriale tra gli aeroporti sardi di Alghero, Cagliari e Olbia e gli hub nazionali di Roma Fiumicino e Milano. Lo ribadisce l'ordinanza firmata ieri, a tarda notte, dal governatore della Sardegna Christian Solinas. Nel provvedimento viene ribadito che dal 13 giugno saranno ripristinati i collegamenti aerei con tutti gli altri aeroporti nazionali e dal 25 i voli internazionali, "fatta salva la verifica dell'andamento della curva epidemiologica". Dallo stesso giorno, via libera anche alle tratte marittime internazionali.
DI ROBERTA CELOT
Cielo e mare liberi da oggi: la Sardegna torna ad essere accessibile, lei isola al centro del Mediterraneo. "Il presidente della Sardegna Solinas non ha più posto una condizione pregiudiziale, sta lavorando con tutti gli altri su meccanismi che consentano di rafforzare la prevenzione territoriale". Così il ministro Boccia a La vita in diretta su Rai1, mette fine nel pomeriggio ad possibile, estenuante tira e molla con il governatore sardo su come 'aprire' l'Isola. "Da domani c'è liberta di circolazione senza condizioni ma poi è giusto - precisa sempre il ministro degli Affari regionali - che ogni presidente di Regione rafforzi i propri sistemi di controllo e di prevenzione sanitaria".
Disinnescata una 'bomba' - l'opposizione la derubrica in una bolla di sapone - rimane l'incognita turismo: quanto sarà l'afflusso già domani rischia di offuscare la gioia per la fine delle restrizioni che hanno impedito la libera circolazione fra tutte le regioni italiane. La Sardegna è diventata un caso: la voglia di riavere in casa quest'estate almeno 2 milioni di turisti - sforbiciati rispetto al passato per via del Covid - si è scontrata con la tutela della salute di chi arriva e chi riceve. Dall'idea rigidissima di un passaporto sanitario - bocciato dal governo perchè anticostituzionale e benzina sul fuoco delle polemiche - si è arrivati ad una sorta di maxi autocertificazione che comprende la registrazione volontaria sulla piattaforma informatica della Regione, la compilazione di un questionario epidemiologico e il tracciamento con una app, sempre su base volontaria.
L'ultima idea del governatore Christian Solinas prevede poi un bonus-voucher per il turista che sceglierà autonomamente di farsi un test e di esibire suo arrivo il certificato di negatività prodotto da un laboratorio autorizzato. Domani dunque è il d-day. Ma non ci sarà una partenza a razzo da 'liberi tutti'. A pesare sono ancora le scarse frequenze dei voli nazionali - bisognerà aspettare la seconda metà di giugno per veder tornare i low cost - e la reazione di quella parte degli italiani che si è sentita rifiutata da una regione sino a qualche giorno fa in testa alle classifiche nazionali, e non solo, per gradimento e desideri tra chi sceglie una vacanza.
Riprendono così a volare sui cieli sardi solo i collegamenti in continuità territoriale con Roma e Milano e i tre scali isolani di Cagliari, Olbia e Alghero. Tutti operati da Alitalia. Il primo volo da Fiumicino atterrerà domani a Cagliari alle 9.05, poi ne arriveranno ancora tre nel corso della giornata più altri tre da Malpensa. Ad Alghero il debutto è da Fiumicino con atterraggio alle 10.25 e da Malpensa alle 16.35; a Olbia, infine, si aspetta l'arrivo alle 10.15 del volo partito da Fiumicino e alle 16.40 di quello decollato da Malpensa. Dal numero dei passeggeri sbarcati, dalla loro provenienza e dai motivi che li hanno spinti in Sardegna, si capirà se l'isola Covid-free ha vinto la sfida dell'estate 2020.