Il passaporto sanitario bocciato? "Un'occasione mancata", secondo Pietro Cappuccinelli, componente del Comitato scientifico istituito dalla Regione Sardegna per far fronte alla diffusione del Covid-19. "Avevamo pensato a un modello che potesse dare garanzie a una Regione a bassa incidenza quale è la Sardegna, ma sono prevalse altre valutazioni", spiega il collega del Comitato, lo statistico Giovanni Sotgiu. Entrambi, con il virologo Francesco Cucca, sono stati ascoltati oggi in commissione Sanità del Consiglio regionale. Ad ogni modo, ha sottolineato Sotgiu, il sistema da oggi in vigore - quindi il tracciamento e il questionario da compilare previsti dall'ordinanza del presidente della Regione - "contiene norme sicure, si tratta di norme nazionali e internazionali".
Fondamentale, ha evidenziato Cappuccinelli, sarà il ruolo delle Usca: "E' importante che ci siano e che funzionino bene, sono l'anello più importante della catena che porta all'identificazione dei casi e alla presa in carico". Per Sotgiu, resta importante che "si conservi una responsabilità individuale collettiva orientata a tenere certi comportamenti per avere una ridotta circolazione virale".
Insomma, in questa fase non bisogna abbassare la guardia e "gli individui devono rispettare le norme sulla distanza, sull'uso delle mascherine, sulla necessità di ventilare gli ambienti, di lavarsi le mani e, se compare una sintomatologia, di rivolgersi al servizio sanitario".
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