Ciak si rigira. Il cinema made in Sardegna va verso la ripartenza. Si ritorna sul set per la realizzazione di film, format tv, documentari. E si riaprono gli studi da dove prenderanno vita cinque cortometraggi d'animazione per i più piccoli doppiati in lingua sarda e selezionati attraverso un apposito bando regionale. La cinquina in produzione, annunciata dall'assessore alla Cultura Andrea Bianchareddu, comprende i corti "28 abrile 1794: sa die de sa Sardigna", diretto e animato da Bruno Olivieri, scritto da Francesco Cheratzu e Daniele Mocci e prodotto da Condaghes; "Pensaci" di Peter Marcias, animato da Giorgia Atzeni, scritto da Marco Porru e prodotto da Capetown; "Il volo di Aquilino" diretto da Davide Melis, scritto da Giacomo Pisano e prodotto da Karel; "Faulas si credia", scritto, diretto e animato da Michela Anedda e prodotto da Mommotty; e infine "La Rondine", diretto e animato da Elenora Gambula e prodotto da Il Circolo della Confusione di Claudio Marceddu.
Per i professionisti del cinema sardo sono diverse le buone notizie delle ultime settimane: dalla partecipazione della costumista Stefania Grilli al film "Last words" di Jonathan Nossiter, in selezione al Festival di Cannes, al documentario "Flotando" di Valentina Bifulco, recentemente premiato al Bangalore Shorts Film Festival; dal surfista Alessandro Piu vincitore con il documentario "Back to the roots", realizzato con Gianluca Fortunato, del festival canadese "International Surf Film., al "Un viaggio a Teulada" di Nicola Contini, che si è aggiudicato il TitraFilm Prize nella categoria lungometraggi. Nel frattempo, per preparare in sicurezza il lavoro delle troupe cinematografiche in Sardegna la Film Commission sta predisponendo un'attività formativa a distanza rivolta ai produttori per l'applicazione del protocollo anti-Covid 19 sui set isolani.
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