In tutta l'Isola prosegue l'intervento diretto per lo sviluppo delle infrastrutture a banda ultra larga, finanziato dalla Regione nell'ambito dell'accordo di programma con il Ministero dello Sviluppo economico. In particolare, grazie al lavoro svolto dalla task force dedicata nell'ambito dell'iniziativa "Innovatori Sardegna": sono attualmente 223 i Comuni sardi, rispetto ai 128 di giugno 2019, in cui sono state completate e collaudate le reti in fibra ottica necessarie per permettere agli operatori l'attivazione dei servizi a banda ultra larga, cioè con velocità superiore ai 30 megabit al secondo, in quelle aree dove il solo investimento privato sarebbe stato impensabile a causa della bassa densità di popolazione.
A questi dati, che si riferiscono alla sola infrastrutturazione passiva, si aggiunge quello delle attivazioni comunicato dall'operatore Tim che, sul totale dei 223 Comuni in cui sono già disponibili le reti in fibra ottica della Regione, vede 170 Comuni con servizi a banda ultra larga attivi, a cui si aggiungono anche due importanti frazioni, con un incremento di oltre 150 comuni attivati in meno di 12 mesi.
"La Giunta va avanti nell'azione di sviluppo e potenziamento delle infrastrutture, facendo un altro passo verso l'azzeramento del digital divide e portando a imprese, famiglie e istituzioni servizi di connettività a banda ultra larga fondamentali per dare un impulso alla crescita dell'economia della Sardegna", afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando gli interventi messi in campo nell'ultimo anno per favorire una diffusione sempre più ampia di connessioni ad alta velocità nei Comuni sardi.
"Queste azioni - sottolinea l'assessore regionale degli Affari generali, Valeria Satta - si affiancano all'importante iniziativa per la costruzione della rete unitaria per la sicurezza, attraverso il nodo centrale di monitoraggio di tutte le reti comunali di videosorveglianza, che questo Assessorato ha finanziato e promosso. La recente firma del protocollo tra la Regione e le Prefetture per la condivisione dei flussi video con le forze dell'ordine rappresenta infatti un importante risultato, raggiunto grazie al lavoro di questi mesi, che permetterà un presidio coordinato del territorio in maniera integrata tra tutti i livelli".
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