Cresce anche in Sardegna la pressione sugli ospedali Covid, ma il sistema sanitario regionale regge. Negli ultimi giorni è stato considerevole l'incremento del numero di posti letto, soprattutto in terapia non intensiva, deciso dalla Regione per far fronte alla seconda ondata di contagi. E' qui, infatti, che si registra la maggior parte dei ricoveri: 17 solo ieri su 157 totali, mentre sono 23 i pazienti dell'intensiva a fronte di oltre 40 posti allestiti.
Secondo l'ultimo report della fondazione Gimbe, relativo alla settimana dal 30 settembre all'8 ottobre, la Sardegna è tra le otto regioni italiane che registrano tassi di ospedalizzazione da Covid al di sopra delle media nazionale. L'isola infatti è al quarto posto con 8,8 persone ogni 100mila abitanti ricoverate. Davanti ci sono Lazio (13,9), Liguria (13), Campania (9,2), Dietro Sicilia (7,9), Piemonte (7,1), Abruzzo e Puglia (6,6). La media italiana è di 6,5 ospedalizzati.
La Regione è vigile e pronta ad incrementare i posti letto in caso di necessità. "Il livello di guardia è alto perché la curva dei contagi - spiega l'assessore della Sanità Mario Nieddu - non accenna a diminuire, ma siamo nel pieno rispetto del piano approvato dalla Giunta per far fronte alla diffusione dell'epidemia". Mercoledì 14 l'esponente della Giunta Solinas riferirà in Consiglio regionale sul numero esatto di posti letto attualmente attivati. In Aula, infatti, a partire dalle 10.30 sarà discussa la mozione dell'opposizione sull'emergenza coronavirus.