Ritorno a scuola per gli studenti delle superiori in presenza al 50% almeno per i primi 15 giorni in Sardegna.
Un avvio soft per consentire alla macchina dei controlli e dei trasporti di mettersi in moto per affrontare la ripresa delle lezioni in aula.
La decisone riguarda tutti gli istituti superiori e licei dell'isola che, da ordinanza regionale, riapriranno lunedì 1 febbraio.
Questa mattina si è tenuta in Prefettura a Cagliari una riunione che riguarda una delle zone più calde, l'area metropolitana del capoluogo. "Noi - ha spiegato all'ANSA il direttore scolastico provinciale Peppino Loddo - siamo pronti ad aprire anche al 100%, e lo siamo dallo scorso settembre. Le autonomie scolastiche possono stabilire una percentuale dal 50 al 75%. Ma siamo disponibili, per consentire a tutte le componenti di agire al meglio, a iniziare al 50%".
Si riparte, dunque. Confermati per il sud Sardegna gli slittamenti di orario per circa la metà degli istituti per evitare un ritorno in massa sugli stessi mezzi pubblici.
Sollecitata anche durante la riunione una collaborazione tra scuole e aziende di trasporto soprattutto per i pendolari.
Obiettivo: evitare, per scongiurare possibili assembramenti, che i bus arrivino troppo presto a Cagliari o che ripartano troppo tardi.
Le scuole si stanno preparando a riaccogliere i ragazzi. Ma molti istituti non hanno mai chiuso perché anche in questo periodo hanno ospitato studenti disabili e classi impegnate in laboratori.
Ritorno l'1 febbraio come test: movimenti degli studenti e situazioni a rischio saranno monitorate giorno per giorno.
L'appuntamento è fra 15 giorni nelle Prefetture per fare di nuovo il punto della situazione.
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