È di 264,55 ettari la dotazione
assegnata alla Sardegna per nuovi impianti viticoli per il 2021.
Lo rende noto Coldiretti Sardegna in seguito alla comunicazione
dell'assessorato regionale all'Agricoltura, ricordando che le
domande dovranno essere presentate entro il 31 marzo prossimo,
per una superficie fino a un massimo di 7 ettari. Le
autorizzazioni per nuovi impianti, una volta assegnate, dovranno
essere utilizzate nei successivi tre anni. Gli inadempienti,
entro i termini stabiliti, sono soggetti a sanzioni: fino a
1.500 euro e l'esclusione fino ad anni 3 dalle Misure dell'OCM
vino, la regolamentazione unica dell'Unione Europea. Le
autorizzazioni per nuovi impianti non sono più trasferibili da
una regione all'altra.
Qualora siano presentate richieste ammissibili per una
superficie inferiore o uguale ai 264,55 ettari la superficie
residua non assegnata sarà resa disponibile per le Regioni con
richieste in esubero e ripartita tra esse proporzionalmente
all'eccedenza delle richieste. Se al contrario, le richieste
ammissibili saranno superiori alla superficie disponibile e non
è disponibile superficie non assegnata dalle altre Regioni, ci
sarà una riduzione proporzionale alle superfici richieste ed
ammissibili.
La Sardegna oggi conta su una superficie di viti di 27.217
ettari (dati 2019) il 63% in meno rispetto al 1980 quando gli
ettari erano 73.462. A livello nazionale la Sardegna è
all'ottavo posto per superficie, lontanissima dai 97mila ettari
della Sicilia che guida la classifica e i 94.300 del Veneto che
segue.
"Siamo lontanissimi dagli ettari di vigna degli anni '80 -
afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -
ma contiamo su viticoltori formati e preparati che hanno de vini
di altissima qualità".
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