Nonostante l'impennata dei casi nei giorni scorsi, la Sardegna mostra ancora alcuni parametri che la tengono vicina, anche se non abbastanza, alla zona bianca. Oggi l'Isola sarebbe stabilmente in zona gialla, se non fosse sospesa, e deve ancora far scendere la curva epidemiologica per poter sperare in un nuovo cambio di colore fra tre o quattro settimane, altrimenti dovrà restare in zona arancione sino alla fine di aprile. La fascia gialla, infatti, interrotta sino al 6 aprile da un decreto legge del governo, probabilmente rimarrà bloccata sino al 30 e con essa le misure meno restrittive.
Oggi, secondo i dati della cabina di regia evidenziati nella bozza dell'Iss, l'Isola mostra un indice di trasmissibilità Rt in calo rispetto a quello della settimana scorsa, ma sempre sopra l'1: dal 15 al 21 marzo il dato rilevato è pari a 1.03 rispetto all'1.08 dei sette giorni precedenti. La Sardegna però ha un indicatore sui casi per 100mila abitanti al limite della zona bianca, oltre 49,6 rispetto al numero dei casi totali registrati nella settimana, 794, con un aumento negli ultimi 14 giorni del 6%. Purtroppo la classificazione complessiva di rischio resta "moderata", mentre dovrebbe essere bassa per aspirare ad un cambio di colore, "bassa" è invece la valutazione di impatto. Sembrano pesare i diversi focolai che hanno portato al lockdown sei Comuni: Sarroch, Samugheo, Sindia, Uri, Bono e Golfo Aranci.
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