Luca, portiere dei
"Casteddu4Special", è riuscito a coronare il suo grande sogno:
allenarsi con la prima squadra del Cagliari. Dal "2° livello"
dei campionati della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale
alle sessioni di lavoro con i calciatori professionisti di Serie
A.
Lo sport come strumento di inclusione sociale: un messaggio da
lanciare con forza in occasione della "Giornata mondiale per la
Consapevolezza sull'Autismo".
Luca para per "I Fenicotteri" di Oristano, la squadra che
assieme ai "Tukiki" di Milano" rappresenta il Cagliari - con il
nome di "Casteddu4Special" - nei campionati ufficiali Figc della
Dcps. È arrivato al Centro sportivo di Assemini accompagnato da
Francesca Cappai, l'educatrice del team. Ad accoglierlo il
preparatore Paolo Orlandoni e la squadra portieri: "Ti va di
allenarti con noi?". E il sogno diventa realtà. Prese alte,
parate basse: Luca ha ascoltato con attenzione le indicazioni di
mister Orlandoni e seguito i consigli di Guglielmo Vicario e
Simone Aresti. Tuffi laterali, esercitazioni per il tiro, prima
con il destro, poi di sinistro.
A fine allenamento il saluto di mister Leonardo Semplici: "Torna
presto a trovarci". E in attesa di poter conoscere Alessio
Cragno, impegnato con la Nazionale azzurra, per Luca anche un
regalo: i guanti di Simone Aresti e il pallone della Serie A.
"Sono contentissimo, forza Casteddu!".
"Lo sport, oltre a essere utile per la salute in generale, è
fondamentale per i ragazzi con disabilità
intellettivo-relazionale: favorisce l'apprendimento, il contatto
con l'ambiente esterno, il rispetto delle regole", ha affermato
Elisabetta Scorcu, Responsabile Eventi, Iniziative e SLO del
Club, all'interno del Consiglio Direttivo della Divisione Calcio
Paralimpico e Sperimentale della FIGC.
"Il Cagliari è stato tra i primi Club in Italia a credere nei
campionati di "Quarta" e "Quinta Categoria": l'auspicio è che le
attività, oggi purtroppo bloccate dalla pandemia. possano
riprendere presto".
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