Il comparto dell'artigianato sardo lancia un grido di aiuto alle istituzioni. Il settore è allo stremo dopo un anno di pandemia e le organizzazioni sollecitano ristori e piani di rilancio per 34mila imprese In particolare Confartigianato spiega che "con oltre 1.000 domande in 7 mesi sono quasi terminati i 15milioni di euro stanziati per le aziende sarde. Occorre subito il rifinanziamento della Legge 949 per sostenere il comparto, farlo crescere e superare la crisi creata anche dal Covid-19". Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna chiede alla Regione "di non trascurare il rifinanziamento di strumenti di prospettiva e strutturali che innescherebbero un circolo virtuoso per tutta l'economia isolana.
Cna, invece, sollecita la Regione sull'artigianato artistico chiedendo una misura simile a quella attivata di recente dalla Toscana, destinata alle 400 aziende - che impiegano oltre 600 addetti - che abbiano riscontrato nel 2020 un calo di corrispettivi o fatture, pari almeno al 30% rispetto al 2019.
"Quando il marchio Isola entrerà nelle disponibilità degli artigiani potrebbe essere troppo tardi - osserva il presidente Cna Artistico e Tradizionale Peppino Mele in una lettera indirizzata all'assessore regionale Artigianato, Turismo e Commercio Gianni Chessa - potrebbero non esistere più né le aziende né i prodotti locali da mettere in vetrina con il prestigiosissimo cavallino stilizzato dell'ente che ha fatto risplendere in passato il nostro artigianato. L'artigianato artistico subisce una crisi economica senza precedenti, dalla chiusura forzata dei negozi, all'annullamento di ogni occasione di vendita, siano eventi pubblici, fiere o cerimonie - scrive - Ed il tutto accade in assenza di sostegno e ristoro specifico per il settore".
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