Dopo la proroga, in zona Cesarini, del lockdown a Bono e Bultei, nel Sassarese, rispettivamente all'11 e 14 aprile, un altro Comune della Sardegna entra in zona rossa, è Siurgus Donigala, nel sud dell'Isola. Salgono così a 16 su 377 i territori comunali che hanno scelto di autoisolarsi per l'impennata dei contagi nelle ultime due settimane. In particolare il sindaco della cittadina della Trexenta, Antonello Perra, evidenzia un aumento della diffusione dell'infezione da Covid-19 nella popolazione negli ultimi 7 giorni pari a 838 casi che "sono distribuiti nelle varie fasce di età e sono stati rilevati due focolai scolastici".
Le misure più restrittive prevedono la sospensione delle attività in presenza nelle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado, del commercio ambulante e del mercato settimanale e delle attività inerenti i servizi alla persona (saloni di barbieri e parrucchieri, centri estetici, attività di tatuaggio e piercing.
Sino al 17 aprile stop a tutti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (bar- pizzerie) ma è consentito fino alle 18 il servizio di asporto per i bar, le pizzerie potranno consegnare a domicilio fino alle 22. Vietato il consumo su aree pubbliche di alimenti e bevande di qualsiasi tipo e genere "sia in forma itinerante che statica". Chiusi al pubblico i cimiteri, la biblioteca, le aree pubbliche, gli impianti sportivi e la Casa Comunale.
"Attualmente i casi di positività ammontano a 21 unità - spiega il sindaco Perra - La salute viene prima di tutto. Per poter tornare nei parametri stabiliti, rispettiamo le regole. L'alternativa è prolungare la zona rossa e questo nessuno di noi lo desidera".
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