Le mille sfaccettature dell'universo sonoro russo. Il Teatro Lirico di Cagliari ha proposto ieri sera tre briose e gioiose pagine orchestrali per l'apprezzato debutto sul palco di Dmitry Matvienko. Il talentuoso e giovane direttore bielorusso ha guidato l'Orchestra del Teatro cagliaritano e ha affrontato con mano sicura e un piglio brillante ed energico un programma tecnicamente difficile e avvincente. Il concerto è stato trasmesso in differita dal Lirico su Videolina e in streaming, in collaborazione con il gruppo L'Unione Sarda.
Ottima l'esecuzione, di grande impatto per il pubblico, tra brani meno eseguiti e pietre miliari del repertorio russo. Apertura con l' Ouverture festiva di Shostakovich, tra squillanti ottoni ed energiche percussioni, per far rivivere lo spirito che ha accompagnato nel 1954, la prima esecuzione al Bolshoi di Mosca, per i festeggiamenti del 37esimo anniversario della rivoluzione russa del '17.
Da qui alle musiche di scena per un testo di Lermontov dell' armeno Khachaturian con la Masquerade Suite. Per chiudere con l' evocazione degli eroici guerrieri medioevali della Seconda sinfonia di Borodin, affresco musicale ispirato al folclore nazionale, vero e proprio spaccato di vita quotidiana del popolo russo tra accenti vivaci e note malinconiche. Una serata di grande musica dove ha posto la sua firma Dmitry Matvienko: lo scorso anno ha conquistato il Premio della Critica dalla Giuria del "Guido Cantelli" di Novara, Premio internazionale di direzione d'orchestra. Replica questa sera alle 18.
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