di Manuel Scordo
Colonie estive, campi scout e abitazioni evacuate, case circondate dalle fiamme, terreni devastati, boschetti divorati dalla furia del fuoco. È pesante il bilancio degli incendi divampati in Sardegna. Che oggi sarebbe stata una giornata infernale era ampiamente previsto dal bollettino di allerta arancione lanciato dalla Protezione civile che segnalava temperature fino a 40 gradi in buona parte dell'Isola. A questo si è aggiunto il vento prima di scirocco e poi da maestrale che non ha fatto altro che soffiare sul fuoco, trasformando anche i piccoli focolai in giganteschi roghi e riattivando fiamme già sopite. La zona maggiormente colpita è stata la provincia di Oristano, in particolare il territorio di Abbasanta. Nel primo pomeriggio un rogo è divampato in località Funta Cannas, nella frazione di Sant'Agostino. Il fuoco, alimentato dalle alte temperature e dal vento, si è velocemente propagato, arrivando a lambire le case della borgata di Sant'Agostino, e avvicinandosi alla zona boschiva. La Protezione civile ha subito messo in campo uomini e mezzi: al lavoro numerose squadre del Corpo forestale, di Forestas, di vigili del fuoco e volontari. In via precauzionale è stata evacuata una colonia estiva con 25 bambini e subito dopo un campo scout con 48 tra ragazzini e adulti. Tutti sono stati trasferiti al Caip, il Centro addestramento e istruzione professionale della Polizia di Stato che si trova ad Abbasanta. Successivamente sono state evacuate le varie case abitate della frazione Sant'Agostino.
"Stanno tutti bene - ha rassicurato la sindaca di Abbasanta, Paola Carta - li abbiamo portati tutti in salvo". Ben dieci, cinque Canadair e cinque elicotteri della flotta regionale, i mezzi aerei intervenuti per arginare le fiamme, non ancora sedate. Incendi anche nel Nuorese, dove la lotta al fuoco è iniziata già di notte ed è proseguita per tutta la giornata. Il lancio di un bengala per festeggiare la vittoria dell'Italia agli Europei ha innescato un vasto rogo nella collina di Biscollai, a Nuoro, con le fiamme alte che hanno anche minacciato le abitazioni, trasformando una nottata di festa in una di terrore. L'incendio è stato spento solo all'alba, poi perà ha ripreso vigore intorno a mezzogiorno ed è stato necessario l'intervento di un altro elicottero per spegnerlo. Fiamme nel pomeriggio anche nelle campagne tra Macomer e Sindia. Chiusa la statale 129 bis che collega i due centri. Sul posto Corpo forestale, Protezione civile e volontari, in azione anche tre elicotteri regionali.
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