Nessun disagio nei porti della Sardegna, dove i lavoratori vaccinati sono oltre il 90%, o nelle grandi aziende nel primo giorno del green pass obbligatorio.
Solo qualche assenza in più del solito all'azienda sarda trasporti (Arst) della Regione, con 20 corse saltate su 3mila schedulate oggi, Nessuno, però è rimasto a terra, fa sapere l'Arst.
La protesta dei no green pass non ha praticamente scalfito la vita lavorativa ordinaria nell'Isola, ma ha solo provocato qualche contrattempo agli automobilisti cagliaritani che si sono dovuti armare di pazienza per il corteo dei circa duemila manifestanti che ha attraversato alcune tra le principali strade del centro del capoluogo sardo.
Chi, invece, non ha gradito il passaggio sotto casa del serpentone umano che gridava "libertà, libertà" e "Bassetti terrorista" è stato un anonimo cittadino che ha gettato una secchiata d'acqua sulla folla che ha risposto con insulti mentre si stava recando verso il palazzo che ospita gli uffici della Regione.
E proprio qui la Direzione Generale Innovazione e Sicurezza IT, facente capo all'assessorato Affari Generali, per prima, si è dotata dell'apparecchiatura elettronica di lettura del green pass, conforme alla normativa nazionale in materia di tutela della privacy.
Altre mini manifestazioni si sono registrate a Dorgali, nel Nuorese, e a Olbia, dove, davanti al Municipio, è apparsa anche una bara di cartone.
In una delle più grandi aziende dell'Isola, la raffineria Saras di Sarroch - circa milletrecento dipendenti - la verifica del green pass obbligatorio è iniziata alle 6 del mattino con l'ingresso dei primi lavoratori nel turno di oggi, grazie all'applicazione "Verifica C19". Per chi, invece, non ha avuto la possibilità o il modo di effettuare vaccino o tampone, l'azienda ha allestito una postazione temporanea autorizzata, vicino al piazzale antistante la Raffineria Sarlux, dove poter effettuare i tamponi al costo "calmierato" di otto euro.
Tamponi gratis per tutti da oggi, invece, alla stazione di Cagliari dopo un accordo tra il Comune e la Croce rossa italiana.
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