Al grido di "Bregungia" ("vergogna", in lingua sarda), una ventina di associazioni si ritroverà in piazza a Cagliari domani, alle 15 davanti al T-hotel, per protestare contro la bocciatura del ddl Zan al Senato, dopo il voto segreto contro il passaggio agli articoli che sta ancora facendo discutere all'interno del centrosinistra.
All'iniziativa parteciperà anche il deputato Alessandro Zan, che ha firmato la legge, impegnato in questi giorni in un tour in Sardegna per presentare il suo libro. Durante il sit-in verrà anche letto un documento unitario che vine redatto in queste ore.
"Ci è sembrato simbolico manifestare, come stanno facendo molte piazze italiane, in occasione dell'arrivo di Alessandro Zan per ringraziarlo del lavoro fatto sino ad oggi - dice all'ANSA Camilla Soru, una delle organizzatrici del presidio - la bocciatura del ddl equivale ad uno stop per chi porta avanti queste battaglie e ci sembra importante partecipare alla mobilitazione al grido di vergogna".
"Ci siamo visti negare il diritto ad essere tutelati da parte dello Stato - dice Andrea Russo, presidente del Sardinian People for the Queer Revolution (SPQR) - una legge che avrebbe tutelato non solo le vittime dell'omofobia, ma anche le donne e le persone con disabilità. Ma quanto abbiamo visto sentito nell'Aula del Senato è stato aberrante: senatori che festeggiavano e gioivano sulle spalle di tante vittime di quei reati che il ddl voleva tutelare"