Con una diretta dalla pagina Facebook ufficiale della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e Oristano sono stati nominati i vincitori della terza edizione del concorso nazionale d'arte Linee di paesaggio, tra i principali appuntamenti della rassegna di promozione della lettura Racconti e paesaggio.
Per la narrativa 1° premio a Francesca Brancaccio per "Mai come prima", 2° premio a Giorgio Cattano per "Ritorno al paesaggio", 3° premio a Beniamino Maria Rosa per "Un miracolo". Per la fotografia 1° premio a Dana De Luca per "Senza titolo", 2° premio a Marta Vitale per "Partenze attese", 3° premio a Mauro Zorer per "Cicatrici"; in questa sezione è stata assegnata una Menzione speciale a Jacopo Rimedio per "Cicatrici". Per la sezione poesia 1° premio a Mauro Barbetti per "A Livorno l'acqua", 2° premio a Claudio Beorchia per "Le macchine passare" e 3° premio a Paolo Borsoni "Inceneritore". Infine per la sceneggiatura il il 2° premio alla coppia Francesco Rubattu e Roberta Palmieri per "Pische siluru" e il 3° premio a Domenico Davide Angiuli per "Cenere", non assegnato il primo premio.
Un centinaio circa le proposte giunte da tutta Italia per le 4 classi: fotografia, narrativa/poesia, sceneggiatura, che sono state valutate da una giuria composta dalla Soprintendente Monica Stochino, dalla Direttrice artistica Maura Picciau, dalla poetessa Azzurra D'Agostino, dalla fotografa Daniela Zedda e dalla Direttrice della Sardegna Film Commission Nevina Satta.
Sono stati assegnati tre premi per ogni categoria: 1000 € ai primi classificati, 700 € ai secondi e 500 € ai terzi.
"Pur in un anno di grandi difficoltà e disorientamento - dicono la Soprintendente e la Direttrice artistica -, abbiamo il compiacimento per tanti giovani talenti dalla misura classica che anche questa volta sono emersi nelle varie sezioni. Il nostro Premio si conferma come un luogo di speranza e partecipazione sul tema, quello del paesaggio, che è sempre di più nella consapevolezza di tutti uno dei principali soggetti delle nostre esistenze".
Mentre per la poetessa Azzurra D'Agostino "in tutte le proposte pervenute si è dimostrato come la parola, la poesia, il potere del raccontare storie, è sempre e di nuovo il nostro modo di trasformare la realtà fuori di noi da semplice sfondo a paesaggio, interiore ed esteriore. Paesaggio di cui noi siamo parte e non semplici spettatori".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA