Arriva a Roma la protesta delle opposizioni nel Consiglio regionale della Sardegna sulla gestione della sanità nell'ultima fase della pandemia. In una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, i capigruppo Gianfranco Ganau (Pd), Francesco Agus (Progressisti), Eugenio Lai (Leu) e Roberto Li Gioi (M5s) fanno riferimento a una "situazione esplosiva", con particolare riferimento ai Pronto soccorso di quasi tutti gli ospedali dell'Isola.
La ragione? "Gli effetti combinati - spiegano - della diffusione della variante Omicron, anche negli ospedali, dell'aumento delle necessità sanitarie da parte dei pazienti affetti da tutte le altre patologie, uniti all'insipienza con cui la Giunta regionale ha affrontato le emergenze". Gli esponenti dell'opposizione segnalano "la grave discrepanza tra i dati comunicati quotidianamente dalla Regione al ministero e quelli empiricamente riscontrati negli ospedali più importanti dell'Isola". Infatti, sottolineano, "la pratica dei ricoveri in ospedali solo teoricamente non riservati ai pazienti Covid è diventata prassi".
Questa situazione, denunciano ancora, sta creando "gravissimi problemi alla gestione quotidiana dei pazienti affetti da altre patologie e al rispetto dei percorsi di sicurezza interni alle strutture ospedaliere". Centrosinistra e M5s lamentano infine che "tutti gli ospedali più importanti dell'Isola sono costretti, da settimane, a ridurre l'attività delle chirurgie solo agli interventi urgenti e a consentire i ricoveri in qualunque reparto, a prescindere dalle patologie".
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