Un volume d'investimenti da oltre
4,5 miliardi, 36mila posti di lavoro in nove anni, ricadute in
ambito industriale nei settori della meccanica di precisione,
della sicurezza degli impianti e dell'automazione. Tutto questo
porterà in Sardegna Einstein Telescope qualora il progetto venga
realizzato nella zona delle miniere di Sos Enattos (nel
territorio di Lula, in centro Sardegna).
L'ET sarebbe il primo osservatore al mondo di onde
gravitazionali di terza generazione che consentirà di ascoltare
un volume d'universo mille volte superiore a quello osservato
dai rilevatori esistenti, Ligo e Virgo. La Regione Sardegna, per
supportare la candidatura italiana (l'altro candidato è un sito
olandese) ha preso un impegno formale con il Governo per
stanziare 350 milioni di euro da aggiungere al finanziamento
statale, che - ha spiegato oggi in commissione Governo del
territorio l'assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino -
"potrebbe essere di circa 1 miliardo".
"L'Einstein Telescope è una grande opportunità non solo per la
ripartenza economica di quella zona, ma di tutta l'Isola in
generale", ha affermato Fasolino. "Di questi 4,5 miliardi il
65-70% saranno di ricaduta regionale, circa 3 miliardi". In
audizione anche il sindaco di Lula Mario Calia, Pasquale Farina,
dello staff dell'Ufficio di Gabinetto dell'Assessore Fasolino.
"L'Einstein telescope è una grande opportunità non solo per la
ripartenza economica di quella zona, ma di tutta l'Isola in
generale - ha aggiunto l'assessore affermato - questi 4,5
miliardi il 65-70% saranno di ricaduta regionale, circa 3
miliardi". Ora, affinché Sos Enattos sia scelta, "sarà molto
importante il ruolo politico che l'Italia saprà giocare a
livello europeo per far sì che il nostro sito batta la
concorrenza, in questo momento, olandese-tedesca, ma potrebbe
esserci anche un altro nuovo sito tedesco".
Certo è che dal punto di vista scientifico il sito di Lula è il
più idoneo, considerati i quasi inesistenti rischi sismici
nell'Isola.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA