La cantina Siddùra di
Luogosanto, in Gallura, investe in terreni e infrastrutture. E'
recente l'acquisto di una nuova azienda agricola e l'ampliamento
della cantina con ulteriori 600 metri quadri. La pluripremiata
azienda guidata da Massimo Ruggero avrà a disposizione altri
dodici ettari vitati per la produzione. La nuova entrata è la
tenuta "Cilistrone", sempre a Luogosanto, a pochi chilometri
dalla cantina madre. I nuovi vigneti saranno dedicati al
Vermentino docg di Gallura, vitigno autoctono per eccellenza del
territorio.
"Mai come in questo momento storico, un vitigno, come quello
del Vermentino - commenta il manager della cantina, Massimo
Ruggero - rappresenta perfettamente la situazione attuale. Il
Vermentino di Gallura è un vitigno capace di trasformare le
austerità dei venti di maestrale e il salmastro, ai quali è
sottoposto fin dalla nascita, un valore aggiunto,
caratteristiche identitarie uniche. Così la filosofia di
Siddùra, che ha saputo trasformare il negativo in positivo
scegliendo di investire in nuovi terreni e tecnologie".
Novità anche in cantina con l'annuncio di innovative
metodologie di lavorazione dei vini nella nuova barricaia.
Nello scrigno più prezioso della cantina sono stati inseriti
contenitori per l'affinamento del vino di ultima generazione,
costruiti con un sapiente connubio di acciaio e legno.
Un'evoluzione inserita nella conservazione del vino attraverso i
tini troncoconici. "Le mura delle cantine, senza il vino,
sarebbero un corpo senz'anima. L'obiettivo dell'ampliamento -
spiega ancora Ruggero - è stato quello di creare, custodire e,
infine, sviluppare tecniche continue di lavorazione, in grado di
soddisfare la curiosità del mercato. Come i tini troncoconici,
che rappresentano lo strumento capace di controllare il respiro
di un vino".
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