La Guardia costiera ha
sequestrato 4,5 tonnellate di gamberi e scampi pescati in gran
parte nelle acque del Parco nazionale dell'arcipelago di La
Maddalena, in una zona e in una giornata, sabato scorso, in cui
quel tipo di pesca è proibito. Il sequestro è frutto di una
operazione congiunta svolta sotto il coordinamento del Centro di
Controllo nazionale pesca del Comando generale della Guardia
costiera, con il personale delle Direzioni marittime di Olbia e
Palermo. L'attività ispettiva ha tenuto sotto controllo per
giorni i pescherecci impegnati nella pesca dei crostacei di
profondità nel Tirreno centrale. Tipologia di pesca oggetto di
particolari restrizioni volte a tutelare le specie demersali
come il gambero rosa, rosso e viola mediterraneo.
A far scattare l'intervento del personale della Guardia costiera
di Olbia, Golfo Aranci e Porto Rotondo, è stato il protrarsi
dell'attività di pesca di uno dei pescherecci nelle acque di La
Maddalena, nella nottata di sabato scorso. All'arrivo al porto
di Golfo Aranci il peschereccio e altre due unità sono state
controllate mentre sbarcavano il pescato e lo stoccavano su un
camion frigo su cui c'era già altro prodotto proveniente da
Portoferraio.
Sono state così sequestrate 3 tonnellate di crostacei e multati
i pescatori, anche perché le etichette sui prodotti indicavano
la "Sicilia Meridionale" quale zona di pesca. Sul camion sono
stati posti i sigilli e gli è stato consentito di raggiungere
Mazara del Vallo. Qui al suo arrivo, due giorni dopo, il
personale della Capitaneria di porto ha svolto ulteriori
controlli e sequestrato 1,5 tonnellate di ulteriore pescato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA