Le polemiche sulle esercitazioni Nato, che sino al 27 maggio si svolgono nel mare della Sardegna, finiscono in Parlamento. La deputata nuorese Mara Lapia, rivolgendosi al presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto in Parlamento per riferire sulla guerra in Ucraina, si è, infatti, soffermata sull'attività addestrativa di Mare Aperto 2022 che vede coinvolti oltre 4 mila uomini provenienti da 7 nazioni, a bordo di oltre 65 mezzi navali e aere.
"Ancora una volta la nostra isola è teatro di mortificanti simulazioni di guerra - ha detto - È arrivato il momento di essere liberati da questo ennesimo ed insensato atto di violenza nei confronti della nostra terra, è arrivato il momento di dire basta alle esercitazioni militari che, anno dopo anno, trasformano chilometri di costa da paradiso in inferno".
"Come accade puntualmente ogni anno la Sardegna, in queste ore, si sta trasformando in un mortificante palcoscenico per le manovre di guerra. Il tutto - ha sottolineato Lapia - è avvenuto in maniera repentina, con un'ordinanza dello Stato Maggiore della Difesa che ha decretato il divieto d'accesso a ben 17 aree al nostro mare, nelle spiagge più note e frequentate".
La parlamentare sarda ha inoltre osservato che le esercitazioni si stanno tenendo in un momento particolarmente delicato per gli operatori turistici: l'inizio della stagione estiva. "I nostri operatori turistici - ha detto a riguardo la deputata -, dopo due anni di emergenza sanitaria dovrebbero avere finalmente l'opportunità di svolgere il proprio lavoro e invece si preparano a contare i danni economici di questa scelta".
"Non bastava vivere in una terra dove hanno sede i poligoni più grandi ed importanti d'Europa, luogo in cui le servitù militari raggiungono percentuali incredibili - ha concluso - adesso ci tocca anche assistere alla più imponente esercitazione militare mai messa in campo nel nostro mare. Presidente ci liberi da questa sciagura".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA