Un pubblico caloroso ha salutato
ieri sera il ritorno dopo due anni sul podio cagliaritano di
Donato Renzetti. Grande protagonista al Teatro Lirico di
Cagliari, il talentuoso e apprezzato direttore ha espresso tutta
la poetica della sua gestualità e delle sue qualità tecniche
nell' esecuzione di un repertorio dal forte pathos.
In programma le pagine di capolavori assoluti di compositori
russi: l' Aleksandr Nevskij, cantata per mezzosoprano, di
Prokof'ev, colonna sonora del film di Sergej Eisenstein
sull'eroe nazionale russo che ha aperto il concerto sinfonico
corale e l'altrettanto celebre e amatissimo "Quadri di
un'esposizione" di Musorgskij orchestrata da Ravel. Nel ruolo
di mezzosoprano solista si è esibita Natalia Gavrilan. Il coro -
preparato da Giovanni Andreoli - penalizzato dal plexiglas e
dalle mascherine - è stato impegnato nella bellissima cantata di
Prokof'ev.
La seconda parte del programma si apre con la magnifica
prestazione dell'orchestra con in evidenza la prima tromba di
Vinicio Allegrini, nel famoso solo iniziale, il tema della
promenade. Di particolare pregio la bacchetta di Renzetti
nell'evidenziare attraverso le note i diversi momenti musicali
descrittivi della passeggiata lungo la esposizione dei
"Quadri". Da "Gnomus" e lungo il percorso fino a " La Grande
porta di Kiev" che chiude con la sua maestosità il concerto.
Il maestro abruzzese ha ricreato appieno l'atmosfera e il valore
descrittivo di questa partitura. Palpabile la grande intesa tra
l' Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari e il direttore
Renzetti, consolidata nel tempo da tante e belle produzioni, da
concerti a opere fino all' ultima tournée a New York.
E dove, oltre alla prassi esecutiva si percepisce una grande
affinità elettiva tra le prime parti e il maestro.
Particolarmente evidente l' omaggio al direttore da parte di
tutta la compagine orchestrale coinvolta musicalmente e
affettivamente. Termina con una vera ovazione. Il pubblico
riserva sentiti e ripetuti applausi al maestro, alle masse
artistiche e alla musica russa.
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