Creuza de Mà-Musica per cinema giunge alla sedicesima edizione. Dal 19 al 24 luglio Carloforte, borgo turistico sull' isola di San Pietro, farà da cornice al festival diretto dal regista Gianfranco Cabiddu. A ottobre, appuntamento a Cagliari per la seconda tranche. Tra gli ospiti di spicco i registi Giuseppe Tornatore, Roland Sejko, Bonifacio Angius, Giulia Giapponesi e i musicisti Mauro Pagani, Pivio, Pasquale Catalano e Max Viale. Il festival si svolge nei due cineteatri di Carloforte, il Mutua e il Cavallera, ai Giardini di Note per gli appuntamenti della notte e nello scenario delle "Ciasette", con le sue rocce sul mare, per il concerto al tramonto.
A Cagliari invece Creuza de Mà è impegnata sul suo versante didattico. Proseguono infatti le attività del Campus Musica e Suono per il cinema e l'audiovisivo, progetto di alta formazione sulla composizione musicale e suono per il cinema in partenariato con la Fondazione centro sperimentale di cinematografia Scuola nazionale di cinema. Tra i film in visione al cineteatro Cavallera "Rigoletto 2020. Nascita di uno spettacolo", diretto da Enrico Parenti, "I giganti" di Bonifacio Angius, "La macchina delle immagini di Alfredo C." di Roland Sejko, "Boys" di Davide Ferrario con musiche di Mauro Pagani.
Prima regia cinematografica di Giulia Giapponesi col docufilm "Bella Ciao-Per la Libertà", poi "Diabolik" dei fratelli Manetti, "Ennio" di Giuseppe Tornatore. "Occasione unica quest'ultima - spiega il direttore artistico Cabiddu - per dialogare con un regista che con Morricone ha costituito una coppia indissolubile nell'arco di oltre trent'anni".
Organizzato dall'associazione Backstage, "Creuza de Mà è una manifestazione unica nel suo genere in Sardegna e tra le poche in Italia e nel mondo - sottolinea il regista - ruota intorno al rapporto tra musica, suono e immagini in movimento". Il tema sarà esplorato attraverso proiezioni di film e documentari, masterclass, concerti, incontri con musicisti, registi, attori, tecnici del suono, montatori e studiosi che raccontano, dai rispettivi punti di vista e bagagli di esperienze, il loro rapporto con la musica applicata al cinema.
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