"La priorità è agire subito
sull'aumento dei prezzi che sta mettendo in ginocchio la nostra
economia, compresa la filiera delle costruzioni e delle
professioni tecniche. Ma oggi, come già accaduto dopo le crisi
petrolifere degli anni 70, abbiamo il dovere di ripensare al
sistema energetico nel suo complesso. Oggi abbiamo l'opportunità
di porre un freno alla nostra dipendenza energetica e mettere al
centro la produzione da fonti rinnovabili sia a livello micro
che su scala regionale". È questo l'invito che il presidente
dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Cagliari, Sandro
Catta, fa alle istituzioni e alla politica regionale.
A causa dell'aumento dell'incidenza del costo energetico sui
prezzi, tutta l'economia è fortemente in difficoltà. Ma i dati
dimostrano che trasporti e residenziale assieme sono
responsabili della metà dei consumi. "Per diminuire la richiesta
energetica nel medio termine si deve continuare a spingere sulla
riqualificazione del costruito, e in particolare
sull'efficientamento energetico degli involucri, attività che si
è pesantemente arenata col rallentamento del 110% - prosegue
Catta -. La micro-produzione energetica sostenibile potrebbe poi
ulteriormente alleviare il conto energetico, ma al momento ci
troviamo davanti a lungaggini burocratiche ingiustificate per
l'approvazione dei progetti sulle rinnovabili".
Secondo i tecnici è fondamentale incrementare la percentuale di
consumo energetico da fonti rinnovabili nel residenziale, creare
micro comunità energetiche, con diffusa installazione di
fotovoltaico e microeolico. E per quanto riguarda il settore
industriale, occorre incentivare la creazione di impianti
localizzati in prossimità degli stabilimenti produttivi che ne
garantiscano la sostenibilità, anche con l'implementazione di
infrastrutture di stoccaggio.
"Abbiamo la responsabilità di fare quadrato su obiettivi comuni
e condivisi. In questo il momento di crisi può aiutare, ma
dobbiamo evitare di prendere decisioni sulla base dell'emotività
- prosegue Catta - per questo come tecnici vogliamo fare la
nostra parte. La tecnologia esiste ed è oggi alla nostra
portata. Alla politica, e in particolar modo ai candidati alle
elezioni, diamo la nostra disponibilità all'incontro e al
confronto per contribuire all'individuazione di soluzioni
tecniche realistiche, sostenibili ed efficaci direttamente sul
nostro territorio, in grado di mettere fine alla dipendenza
energetica della nostra economia".
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