L'eredità culturale della scrittrice Grazia Deledda rivive nel Festival "Sos arrastos de Grassia", in prgramma dal 30 settembre al 2 ottobre a Galtellì, il borgo di epoca medioevale, reso celebre dalla scrittrice Premio Nobel che scelse di eleggerlo a luogo d'ambientazione del suo celebre romanzo Canne al vento.
Arti popolari, letteratura e musica si incontreranno nel Festival che animerà le chiese, i musei e le case del borgo e avrà la sua anteprima il 17 settembre alle 20.30 nella chiesa del Santissimo Crocefisso: ci saranno le esibizioni del coro Sardos in su coro di Colle Val d'Elsa (Siena), diretto dal maestro Eugenio Dalla Noce, e del coro Voches 'e ammentos di Galtellì, diretto dal maestro Pietro Marrone. Il concerto verrà presentato dalla musicista e direttrice artistica del festival, Franca Floris. "La manifestazione prende il via per il primo anno nella veste di Festival ma l'evento, in onore di Grazia Deledda torna per l'ottava edizione - spiega Giovanni Vacca, presidente dell'associazione Voches 'e ammentos che promuove l'evento -. Abbiamo voluto dare alla nostra manifestazione, un respiro più ampio con il coinvolgimento di importanti figure della letteratura e della musica. Non mancheranno le danze tradizionali, accompagnate dall' organetto dei nostri gruppi di ballo".
Nel solco delle manifestazioni degli anni precedenti, l'obiettivo dei promotori dell'evento è quello di far rivivere nel paese le suggestioni del romanzo Canne al vento. "Quest'anno - sottolinea la direttrice artistica Franca Floris - verrà dato uno spazio importante anche alla musica colta oltre a quella popolare o di ispirazione popolare già ampiamente rappresentate in passato e che, naturalmente, continueranno ad esserlo nel rispetto dell'idea iniziale dalla quale Sos arrastos de Grassia è nato".
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