"In questo Paese è difficile fare denunce di violenza sessuale perché si va incontro a processi lunghi e complessi". Lo ha dichiarato l'avvocato Dario Romano, legale di una delle ragazze presunte vittime, arrivando questa mattina al Tribunale di Tempio Pausania in sostituzione di Giulia Bongiorno, durante l'udienza per il processo che vede imputato il Ciro Grillo, figlio del comico e fondatore M5s Beppe, e tre suoi amici (Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria) accusati di violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo nei confronti di due ragazze.
"In questi processi il dolore delle vittime viene prolungato nel tempo e poi si innescano una serie di conseguenze secondarie che riguardano le denuncianti, a ogni udienza si riaprono le ferite".
Sulla deposizione della mamma di Ciro Grillo, che oggi sarà sentita in aula, Romano resta prudente: "Nessuno ha mai parlato di grida", precisa riferendosi al fatto che Parvin Tadjk ha già dichiarato agli inquirenti di non avere sentito nulla. "Vedremo cosa emergerà in dibattimento e poi faremo le nostre vlautazioni".
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