"Per limitare i danni dei continui rincari dell'energia, l'unica soluzione è aumentare il Fondo Unico degli enti locali del 25%". Lo afferma il sindaco del Comune di Sant'Antioco Ignazio Locci, preoccupato dalle ultime notizie sui prossimi e ulteriori rincari del prezzo dell'energia. "Sta diventando insostenibile - prosegue il sindaco - per i Comuni i costi sono cresciuti in maniera esponenziale e si rischia di dover tagliare i servizi. Il 'caro energia' sta diventando un dramma socio-economico a cui occorre porre un argine nel più breve tempo possibile, se non vogliamo assistere inermi al tracollo del nostro tessuto economico".
"Non vorremmo essere costretti ad applicare misure urgenti volte al risparmio dell'energia mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini - conclude Locci - Rischiamo di dover operare tagli a mense e trasporti dedicati alla scuola, impianti sportivi, servizi ai disabili e agli anziani. O addirittura all'illuminazione pubblica. La soluzione, attualmente, è aumentare il Fondo unico degli enti locali del 25%".
APPELLO ANCHE DA SINDACO CAGLIARI - Gli aumenti del costo dell'energia rischiano di mettere in difficoltà i comuni che ogni giorno erogano i servizi essenziali per i cittadini. "Sono seriamente preoccupato, per questo propongo alla Regione che il Fondo Unico per gli Enti locali venga aumentato del 25%, con risorse vincolate, in modo da fronteggiare questa emergenza epocale.", dice il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, affiancandosi alla richiesta del sindaco di Sant'Antioco Ignazio Locci. "Un esempio - continua il primo cittadino - sono le spese per garantire l'illuminazione pubblica nel Comune di Cagliari che passano oggi da 2 a 6 milioni euro. Parliamo di un incremento del 300% e questo nonostante molti contratti siano a prezzo vincolato". "Sono cifre - conclude il sindaco - difficilmente sostenibili. Rischiamo di dover tagliare su scuola, trasporti, assistenza sociale, sicurezza o, in alternativa, dovremo spegnere l'illuminazione delle nostre città".
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