di Vincenzo Garofalo
La Sardegna apre la nuova frontiera del turismo nel Mediterraneo: l'albergo nautico. Una possibilità di ampliare la ricettività turistica sfruttando l'enorme potenzialità dei posti letto offerti dalle imbarcazioni e con impatto zero sullo sfruttamento e cementificazione del territorio. La possibilità si è aperta con l'approvazione da parte della Regione Sardegna di un'apposita legge, di cui si aspettano ora le norme attuative e prima norma in Italia. Le opportunità dell'Albergo nautico diffuso sono state illustrate e discusse nella sala congressi del Museo archeologico di Olbia, dove si è svolto il primo convegno nautico del Mediterraneo.
L'appuntamento, organizzato da Assonautica Nord Sardegna e Camera di Commercio di Sassari, aveva proprio l'obiettivo di consentire agli operatori della nautica di confrontarsi, analizzando la situazione attuale ma soprattutto tracciando rotte di sviluppo futuro sull'albergo nautico nell'isola. Un futuro che, partendo dalle attuali 300 imbarcazioni circa potenzialmente disponibili, si stima potrebbe coinvolgere tra le 2 mila e le 4 mila barche, rappresentando così la soluzione concreta al sovraffollamento turistico che si registra nel periodo di punta della stagione estiva e anche una strategia vincente per allungare ben oltre l'estate l'offerta dell'industria delle vacanze in Sardegna.
La legge regionale norma i vari aspetti della ricettività nautica, stabilendo limiti di navigazione, un sistema di tracking delle imbarcazioni e numero di posti letto minimi e massimi consentiti per ciascun albergo nautico. "L'idea di elevare la locazione delle barche a elemento di ricettività non poteva che esserci, essere studiata, normata. Questo convegno sull'Albergo nautico nel Mediterraneo è la prima occasione per discuterne", ha detto aprendo i lavori dell'incontro, il presidente di Assonautica nord Sardegna, Giovanni Conoci. "Un convegno che abbiamo scelto di fare a Olbia perché questa è sicuramente la capitale nautica della Sardegna e guida per tutto il settore". Prima di lasciare la parola agli esperti del settore che hanno contribuito alla redazione della legge sulla ricettività nautica, sono intervenuti anche la viceministra al Mise Alessandra Todde, e l'assessore regionale dell'Urbanistica Quirico Sanna. "L'Albergo nautico è un concetto di ricettività diverso che deve essere un'aggiunta all'offerta già esistente per ampliare e migliorare il sistema dei servizi", ha detto la sottosegretaria allo Sviluppo economico, mentre l'assessore Sanna ha sottolineato che "la Sardegna è la prima Regione in Italia ad avere legiferato sulla ricettività nautica, consentendo così a un settore di uscire da una situazione di abusivismo di fatto e riconoscendo alla nautica il valore e l'importanza dovuti".
Ottimista sugli scenari aperti da questa nuova frontiera del turismo anche il presidente della Camera di commercio di Sassari, Stefano Visconti: "Questa iniziativa crea un nuovo segmento di mercato che non confligge con quelli ricettivi già presenti, ma anzi arricchisce l'offerta, seguendo delle norme introdotte dalla legge regionale in modo da porre tutti gli operatori nelle condizioni di competere con le stesse regole".
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