Oltre 200 studenti si sono radunati questa mattina davanti alla sede storica dell'Università di Cagliari, a Castello, per presidio davanti al Rettorato per chiedere spiegazioni sul crollo dell'edificio al Magistero di via Trentino ieri notte. "Mobilitazione inevitabile - spiega all'ANSA Davide Piacenza, studente dell'associazione "CercasiDsu" (diritto allo studio) -. Il corso di studi di lingue era stato spostato un mese fa presso quegli edifici. Centinaia di persone si sono radunate per chiedere spiegazioni riguardo l'accaduto e per protestare contro la precarietà delle strutture, non può essere considerato un fulmine a ciel sereno, gli studenti e le studentesse da anni studiano in edifici vecchi e maltenuti, è impensabile pensare di andare a lezione e rischiare la vita".
OCCUPATA L'AULA MAGNA CAPITINI - Universitari cagliaritani in rivolta dopo il crollo di un edificio del polo umanistico di Sa Duchessa. Gli studenti, per denunciare il disastro della ex aula magna di Geologia, ne hanno occupato un'altra, la Capitini, nel corpo aggiunto. In corso un'assemblea organizzativa per decidere le prossime mosse. I ragazzi chiedono anche un incontro con il rettore Francesco Mola. La mobilitazione è cominciata questa mattina davanti al Rettorato. Poi il via a un corteo con circa trecento partecipanti che ha attraversato viale Buoncammino per poi invadere l'atrio principale del Polo umanistico, a poche decine di metri dalle macerie dell'edificio crollato ieri notte. "Lotta dura sarà", hanno gridato in coro. Quindi il trasferimento nella parte più moderna del Polo, quella del corpo aggiunto e l'occupazione dell'aula magna Capitini. In serata le decisioni sulle forme di protesta da intraprendere.
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